BUSINESS – Il cambiamento, Darwin e i dinosauri

“Non chi è più forte o più intelligente vince,
vince chi si adatta meglio al cambiamento”

Questa frase la scriveva il noto antropologo britannico Charles Darwin, padre della teoria evolutiva, in merito alla scomparsa o sopravvivenza delle specie animali e se è stato vero in natura, oggi in chiave business, si scopre che niente rispecchia meglio di questa frase se la accostiamo al momento storico attuale per qualsiasi tipo di business.
A partire dalla piccola e media impresa, fino alle grandi multinazionali, il cambiamento è un processo inevitabile che prima o poi deve essere affrontato.

Ci sono due modi per affrontare il cambiamento :

– IN MODO REATTIVO, o meglio rispondendo alla domanda di mercato quando si è costretti (e quindi spesso è troppo tardi)
– IN MODO PROATTIVO, ossia anticipandolo cercando se non di azzerare, almeno limitare gli impatti più significativi, e perfino diventare pionieri.

Esisterebbe anche una terza possibilità che, per la legge di Darwin è bene non considerare, e cioè ignorare il sopraggiungere di un cambiamento e sperare che passi. Se chiedete ai dinosauri, capirete cosa hanno scelto di fare.

Tutto cambia intorno a noi.
Il tempo metereologico, le stagioni, noi stessi cambiamo di giorno in giorno, di anno in anno e se da una parte il cambiamento naturale è un ciclo che si ripete, il cambiamento nel business è un cambiamento incrementale.
Pensate a quando andavate a scuola negli anni ’90. Si studiava sui libri, si scriveva con carta e penna, quelli più “avanzati”, sbobinavano usavano la macchina da scrivere e poi, nel giro di quindici anni sono arrivati i PC nell case, i cervelloni elettronici nelle aziende, sono nati i cellulari, e poi i tablet, fino agli smarphone ed abbiamo smesso di scrivere, dettando i messagi direttamente al telefono.

IL cambiamento è necessario per muoversi da oggi, verso il futuro e nelle aziende, per fare nostro il cambiamento, dobbiamo farci tre domande fondamentali :

1 – Dove stiamo andando ?
2 – Quali sono i parametri che ci faranno capire che abbiamo realizzato il cambiamento ?
3 – Quali sono gli eventi che devono accadere affinchè possiamo dire di essere giunti a destinazione ?

Non è semplice rispondere a queste domande, ma dobbiamo sempre tenere a mente che qualsiasi tipo di azione comporta cambiamenti più o meno radicali nelle strutture, nei team e soprattutto dentro le persone. Gestire il cambiamento in maniera chiara, conferisce alle persone un senso di protezione. Un messaggio chiaro che suona come : ” Ok, sappiamo dove stiamo andando. Diamoci dentro !”

L’evoluzione aziendale e il cambiamento più superficiale o più profondo è mosso da almeno quattro fatori interni (Necessità di una crescita, un nuovo tipo di management, fusioni e acqsuisizioni, necessità di implementazione tecnologica o cambio di strategia) e quattro fattori esterni (Concorrenza, pressione sui costi, cambiamento dei mercati e/o delle norme che regolano un dato settore).
Da qualsiasi punto di vista analiziamo la cosa, c’è una implicazione tattica e strategica che coinvolge a 360 gradi non solo le strutture gerarchiche interne, ma anche e sopratutto le persone e l’ambiete in cui le persone operano.

L’ambiente è il primo livello di una scala di sei elementi, che fa da cartina di tornasole di come viene gestito un cambiamento, più l’ambiete sarà sereno, migliori saranno gli impatti sui livelli successivi e più profondi, che ogni persona porta dentro di se.

Per chi vorrà continuare a seguirmi…scopriremo perchè cambiare non solo è importante, ma è di importanza capitale per rimanere sul mercato.

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